Immagini e racconti privati del Novecento.
Focus sui protagonisti del '900: "Angelo Murru - sindacalista, amministratore comunale, pubblicista."
L’iniziativa “A spasso nella memoria di Monteleone Rocca Doria – Immagini e racconti privati del Novecento” è un progetto avviato dalla Associazione Amici di Monteleone Rocca Doria nel marzo del 2016 con la volontà di adoperarsi alla conservazione e alla fruizione della memoria storica e dell'identità del borgo di Monteleone Rocca Doria del '900 attraverso i racconti di vita e le fotografie e video e i documenti che verranno messi in comune da coloro che hanno vissuto questo periodo storico, e che verranno condivisi con tutti, anche, attraverso questo blog.
Documento:
Racconto autobiografico in versi di Angelo Murru (1896-1959)
Si ringrazia la figlia Raimonda Murru per aver gentilmente messo a disposizione della Associazione questo documento di famiglia, consultabile a tutti presso la nostra sede, che costituisce una preziosa testimonianza.
Breve biografia:
Sindacalista, amministratore comunale, pubblicista.
Angelo Murru era nato a Monteleone Rocca Doria il 6 luglio del 1896. Ricevette dal padre, che fu per diversi anni assessore comunale, una severa educazione.
A 19 anni fu chiamato a servire la Patria e si distinse sul fronte austriaco meritando la Croce di guerra; ritornò a casa invalido, perché colpito da congelamento agli arti superiori, e formò subito la sezione combattenti e reduci che resse come segretario per oltre trent'anni, fondando e dirigendo, nello stesso periodo, anche la sezione mutilati e invalidi di guerra, di cui fu anche ispettore di zona.
Nella sua attività politica fu particolarmente attivo e polemico, combattendo quegli amministratori comunale che non si curavano dei pubblici interessi e a lui si deve il merito della "strada che unisce il paese al resto del mondo" (Nuova Sardegna - 11/07/1959).
Pur essendo molto popolare, non volle mai assumere cariche istituzionali retribuite.
si dedicò anche all'attività giornalistica su vari quotidiani dell'epoca: "l'Isola", "Il Lavoro d'Italia", "Il Popolo di Roma", "Il Corriere della Sera", "La Nuova Sardegna".
Nel dopoguerra, fu eletto consigliere comunale e nominato assessore, occupandosi soprattutto di assistenza ed istruzione, da allora fu sempre rieletto assumendo anche la carica di vice-sindaco che mantenne fino alla sua morte. In questi anni dette il suo contributo alla risoluzione di vari problemi del paese, tra i quali la costruzione dell'asilo infantile e del caseggiato scolastico, la rete elettrica, strettamente legata alla successiva realizzazione del bacino idrico del Temo.
A 60 anni si trasferì ad Alghero ma, anche se un po' più lontano, continuò a collabolare nell'amministrazione del Comune e ad illustrare i problemi locali sul quotidiano sassarese. Ad Alghero fondò la sezione dell'UCI.